CALCIO, CUS PARMA SUL TETTO D’ITALIA. POKER SERVITO AL CUS BRESCIA

CUS PARMA 4

CUS BRESCIA 0

(primo tempo 2-0)

CUS PARMA: Reggiani, Opoku, Pietro, Roma, Bonati, Macca, Tommasini, Pessagno, Del Porto, Abelli, Bedotti. All.: Del Signore.

CUS BRESCIA: Serio, Scaroni, Cogoli, Rossi, Bettazza, Lazzaroni, Peli, Lombardi, Faini, Brunati, Franzoni. All.: Sebastiani.

ARBITRO: Saluppo di Campobasso.

RETI: 18’ Abelli, 37’ Roma, 80’ Tommasini e 85’ Rampini.

NOTE: espulsi, nel Cus Brescia, Franzoni al 70’ e Bettazza al 78’. Ammoniti Rossi, Serio e Cama (Cus Brescia).

Dopo un anno cambia il campo di gara, da Catania a Mirabello, ma non le protagoniste della finale del torneo di calcio dei Campionati Nazionali Universitari.

Infatti, Brescia e Parma si sono ritrovate a bissare la sfida per l’assegnazione del titolo italiano. Nel 2017 era stata Brescia ad avere la meglio ai calci di rigore, per il 2018 Parma aveva voglia di riscatto.

Si sfidavano la migliore difesa, quella dei lombardi con 0 reti prese, e il miglior attacco, quello dei parmensi, con sugli scudi il punteros Del Porto, capocannoniere del torneo.

Parte veloce il Brescia con una folata sulla fascia sinistra d’attacco di Peli e un tiro che attraversa tutto lo specchio della porta e finisce sul fondo ma che avrebbe meritato migliore fortuna.

Il Parma replica con uno stacco di testa di Bonati su un calcio d’angolo, ma sin dalle prime scaramucce si capisce che le due squadre arrivate in finale sono certamente quelle meglio attrezzate, con interessanti individualità e sistemi di gioco rodati e funzionali.

I due mister dalle panchine si sbracciano per chiedere ai propri centrocampisti giocate pulite. Brescia insiste verticalizzando ogni palla sulle fasce laterali, Parma prova a ribattere con un giro palla veloce. In sostanza ne viene fuori una partita maschia, fisica e molto intensa.

Pessagno detta le geometrie dei parmensi, Lazzaroni chiude a doppia mandata la linea difensiva lombarda e si galleggia così fino al 18’ quando Abelli fa saltare il banco con una giocata individuale che sorprende Serio e soci e porta in vantaggio Parma.

Brescia riprende a macinare gioco come se nulla fosse, mister Sebastiano chiede giocate a un tocco e scaricare, per dare ritmo e mettere pressione alla linea difensiva parmense, mentre tra Del Porto e Lazzaroni prosegue un duello agonistico senza esclusioni di colpi.

Ma al 38’ a interrompere nuovamente l’equilibrio creatosi, arriva il goal di Roma dopo un’azione combinata con scambi in verticale chiamata da mister Del Signore dalla panchina. Si va così all’intervallo sul 2 a 0 per gli emiliani.

Si rientra in campo con Cama al posto di Peli per i bresciani e con la squadra di mister Sebastiani decisa a non mollare di un centimetro. Per i lombardi i primi dieci minuti del secondo tempo fanno registrare un prolungato possesso palla e una serie di palle vaganti lanciate al centro dell’area avversaria, senza riuscire a trovare però la finalizzazione vincente.

Un paio di punizioni dal limite dell’area battute da Brunati sono tutto quello che i bresciani riescono a ottenere prima che gli animi in campo si surriscaldino e giunga, al 70’, addirittura l’espulsione di Franzoni, l’uomo di maggior qualità nelle fila dei lombardi, per un’entrata scorretta a metà campo.

Ma Brescia nel giro di pochi minuti resta addirittura in 9 per l’espulsione di Bettazza e a quel punto il Parma si trova la strada spianata verso la vittoria finale che si concretizza con altre due marcature in contropiede di Tommasini e del subentrato Rampini. Se la vendetta è un piatto che è di dovere servire freddo, i ragazzi di mister Del Signore ad un anno di distanza, con questo 4 a 0 finale, hanno completato l’opera, lasciando al Cus Brescia l’onore delle armi.