
«Questa era la gara giusta per ripartire – spiega – e sono ripartita bene. Ho corso sui miei tempi e, in questo 800, ho tenuto duro anche perché, dopo aver fatto un 1.500 metri, la stanchezza si sente. I due giri di pista sono una gara in cui bisogna correre forte dal primo all’ultimo secondo. Ho resistito e ci ho provato sino alla fine. Il mio era il miglior tempo d’accredito, ma dovevo fare i conti anche con atlete alla loro prima gara in questo contesto. Penso di essermi difesa egregiamente».
Alla sua seconda esperienza ai Cnu, dopo quelli dello scorso anno a Catania, la virtusina traccia anche un bilancio dei due anni. «Lo scorso anno rappresentavano la seconda gara di peso della stagione, dopo i tricolori. Quest’anno sono stati la prima, il che mi ha portato anche ad anticipare la preparazione. Si trattava di un primo step importante da affrontare su pista. È una gara d’inizio stagione, ma va bene così».
La particolarità – alla resa dei conti – era quella di affrontare da ‘padrona di casa’ un evento del genere. «Correre in casa dà sempre una sensazione differente. L’intento, però, è sempre quello di promuovere questa splendida disciplina anche quando sei in altri lidi».