Tale padre, tale figlio, recita un vecchio detto. Un proverbio che calza a pennello per Luca Sartoretti, figlio di Andrea, uno che nella pallavolo ha giocato e vinto tanto sia in squadre di club che in nazionale. In azzurro fece parte di quel gruppo di giocatori definito ‘generazione di fenomeni’. Luca, nato a Ravenna nel 1995, la serie A1 l’ha vissuta a Modena dove nella stagione 2014-2015 vince lo scudetto, la Supercoppa Italiana e la coppa Italia. Il figlio d’arte, oggi sarà tra i protagonisti della fase finale dei campionati italiani universitari che si disputeranno in Molise a maggio con il Cus Parma. Sartoretti crede molto nella possibilità di ottenere un risultato importante nella rassegna universitaria. “Sicuramente il Cus Parma arriverà in Molise per provare a fare un bel torneo – sottolinea senza giri di parole – e perché no provare ad ottenere un risultato importante, magari la medaglia d’oro”.
Nella fase finale dei Cnu ci saranno squadre di livello che punteranno alla vittoria. Voi siete pronti a dire la vostra. E’ così?
“Sicuramente. Sappiamo che troveremo sulla nostra strada avversarie di valore e per questo ci sarà da combattere in ogni gara e non sarà facile. Anche noi siamo una buona squadra e ci conosciamo tutti quindi non temiamo nessuno”.
Quanto pensa di poter dare alla squadra nella fase finale dei Cnu?
“Scendo in campo sempre per fare il massimo e aiutare la squadra a raggiungere risultati positivi”.
Porta un cognome importante. Con papà che è stato un grande pallavolista, lei ha mai pensato di praticare un altro sport?
“Il mio è un cognome importante, è vero, ma ho sempre cercato di prendere solo il lato positivo della cosa. In passato ho praticato anche altri sport come basket e calcio e lui mi ha sempre lasciato ampia scelta senza spingere per la pallavolo”.
La segue durante le partite? Le dà anche dei consigli?
“Mi segue, è interessato alle mie vicende sportive ma come padre e non come ex pallavolista. E’ molto bravo in questo. Mi dà anche consigli, certo, ma allo stesso tempo mi lascia i miei spazi”.
Rivede spesso in tv le partite di papà?
“Sinceramente no ma mi piacerebbe perché di lui pallavolista ricordo poco. Ero piccolo quando giocava”.
Ha calcato i campi della serie A1 con Modena, oggi è in B nell’Audax Parma. Spera di tornare nella massima serie nazionale?
“Chissà. Non sarà facile perché studio e ho altri impegni ma se l’occasione capitasse sarebbe bello”.
E’ soddisfatto della sua stagione attuale?
“Sì sono contento perché venivo da un intervento al menisco fatto a settembre e non era scontato riprendere subito bene”.