La squadra di volley femminile del Cus Venezia per la prima volta nella sua storia ha ottenuto la qualificazione alla fase finale dei Campionati Nazionali Universitari che si disputerà dal 19 al 27 maggio in Molise. La squadra allenata da coach Grandese ha avuto la meglio sul Cus Udine ed è pronta a fare il massimo. Lo conferma il capitano della squadra, Giorgia Beriotto, palleggiatrice del Volley Fratte Padova che milita in serie B2.
Siete qualificate per la prima volta alla fase finale dei Cnu, quali sono le aspettative per la rassegna in terra molisana?
“E’ vero, siamo alla nostra prima qualificazione ma ciò non toglie che ci presenteremo a questo grande evento vogliose di fare bene e di portare il più in alto possibile il nome della nostra università e del Cus Venezia. Per quanto riguarda gli obiettivi ancora non ce ne siamo prefissati e non lo faremo fino a quando non testeremo il terreno intorno a noi. Una cosa è certa, daremo il massimo”.
Siete contente per il traguardo raggiunto?
“Siamo felicissime per aver centrato la fase finale dei Campionati Nazionali Universitari. Abbiamo raggiunto il traguardo non con poca fatica imponendoci sulle nostre avversarie. E’ andata meglio di quanto ci aspettassimo alla vigilia e anche per questo la soddisfazione è stata doppia”.
Quella dei Cnu è una manifestazione di spessore. Confrontarsi con squadre di alto livello sarà bello, condivide?
“E’ senza dubbio una manifestazione di grande livello con squadre di spessore assoluto. Questo ci sprona a fare il massimo. Si potrà assistere a sfide di grande livello e ciò renderà tutto ancora più bello. Mi auguro di riuscire, insieme alle mie compagne, ad affinare la tecnica di gioco e l’intesa in campo in modo da far emergere le nostre potenzialità come squadra”.
Quanto crede di poter dare alla squadra in termini di esperienza?
“Negli ultimi anni stando in campo, ho imparato tanto in termini pallavolistici. Per questo spero di riuscire a mettere tutto ciò a disposizione della mia squadra per poter fare qualcosa di bello nella fase finale del torneo universitario. Mi impegnerò al massimo per servire nella maniera migliore i miei attaccanti”.
Un’ultima domanda, cosa significa per lei essere capitano del Cus Venezia?
“Significa avere una maggiore responsabilità, sia dentro che fuori dal campo. Vuol dire creare la sintonia necessaria perché la squadra funzioni”.