Ripartire dall’exploit di Catania per rendere ancora più speciale l’edizione 2018 dei Cnu che si svolgeranno nella nostra regione. Il Cus Molise basket guidato da Rosario Filipponio e Mimmo Sabatelli proverà a stupire, consapevole delle difficoltà ma anche delle proprie eccellenti qualità. L’impresa di andare a medaglia non è assolutamente facile per la selezione di casa nostra ma le imprese sono belle proprio per questo. Qualcosa è cambiato rispetto allo scorso anno ma la base c’è ed è importante. “Ripartiamo dopo il bellissimo quarto posto di Catania – assicura alla vigilia della manifestazione Rosario Filipponio – lo facciamo con grande entusiasmo e grande voglia. Ci sarà con noi anche Mimmo Sabatelli che potrà sicuramente darci utili consigli e una grande mano con la sua esperienza. In Sicilia eravamo spensierati e abbiamo battuto due università importanti come Parma e Brescia, perdendo poi con Napoli nelle battute finali. Rispetto allo scorso anno abbiamo perso Triggiani e Altieri e inserito ragazzi altrettanto validi come Patani e Piano. Il gruppo storico è rimasto e questo è un aspetto importante per provare a portare il più in alto possibile il nome del Cus Molise”:
Si giocherà con la spinta del pubblico a favore. Questo vi darà una marcia in più?
“Sarà sicuramente bello poter giocare in casa una manifestazione così importante ma allo stesso tempo la cosa ci responsabilizza ulteriormente perché non possiamo sfigurare”.
Dando uno sguardo alla manifestazione è di alto livello. Condivide?
“Dall’esperienza dello scorso anno il livello è alto, di serie B. Noi ci faremo trovare pronti avendo anche alle spalle un anno in più di esperienza che sicuramente potrà aiutarci a superare delle situazioni di difficoltà che potrebbero presentarsi lungo il cammino”.
Quale può essere il vostro obiettivo nella rassegna molisana?
“Siamo contentissimi di essere tra le prime otto, traguardo non facile da raggiungere. Poi è chiaro che, scenderemo in campo per provare a fare il massimo e quanto meno riconfermarci”.
I Cnu rappresentano qualcosa di importante per la nostra regione non solo a livello sportivo. E’ così?
“Mi piace definirli una Olimpiade universitaria. Sono un evento incredibile non solo dal punto di vista sportivo ma anche come promozione del territorio”.