Il dolce ricordo della medaglia d’oro conquistata a Catania lo scorso anno è ancora vivo nella mente e nei cuori dei protagonisti e degli appassionati di futsal che hanno apprezzato le gesta del Cus Molise calcio a 5 guidato da Marco Sanginario laureatosi campione d’Italia con una splendida cavalcata. Oggi la selezione molisana è chiamata a difendere lo scudetto nella rassegna che si svolgerà in casa e lo farà con il cuore e con i denti. A confermarlo è il capitano Luca Montanaro.
Scenderete in campo con lo scudetto cucito sul petto. Per voi è una grande responsabilità. Condivide?
“E’ una grandissima responsabilità per noi perché ripetersi nello sport non è mai una cosa semplice. Giocheremo in casa e cercheremo di fare bella figura ma siamo consapevoli che dovremo lottare al massimo delle possibilità per arrivare in fondo”.
Il fatto di giocare di fronte al pubblico amico può essere un vantaggio?
“Credo che sarà un vantaggio perché questa disciplina sta crescendo in maniera esponenziale anche nella nostra regione. Avremo tantissimi sostenitori che potranno spingerci e aiutarci nei momenti di difficoltà che andremo ad incontrare nelle varie partite. Il pubblico avrà un ruolo importantissimo”.
In Sicilia non eravate tra le favorite. Quest’anno le avversarie avranno per voi un’attenzione particolare
“Penso di sì. Siamo una rappresentativa che è andata sempre a medaglia nei Cnu e che merita rispetto. Il Cus Molise ha una buona tradizione nel futsal e cercheremo quindi di confermarla anche quest’anno”.
Crede che l’oro di Catania possa essere bissato?
“Secondo me non sarà semplice ma dobbiamo provarci con tutte le nostre forze. Incontreremo avversarie validissime ma scenderemo in campo a testa alta per provare ad arrivare fino in fondo”.
Cosa servirà al Cus Molise per rimanere sul tetto d’Italia?
“Il nostro è un grande gruppo: se riusciremo ad essere sempre uniti e concentrati, pronti ad aiutarci l’uno con l’altro, possiamo arrivare all’obiettivo”.
La rosa della squadra è rimasta a grandi linee la stessa dello scorso anno. Questo può essere un punto a vostro favore?
“Lo è sicuramente. Abbiamo dimostrato nel tempo di essere prima di tutto uomini e poi calciatori. Ci conosciamo e come sempre daremo tutto per la maglia che indossiamo. Poi sarà il campo ad emettere il verdetto finale”.
Dando uno sguardo alle avversarie che affronterete, quali sono quelle da tenere maggiormente d’occhio?
“Il Cus Napoli che ci ha messo sempre in difficoltà e il Cus Camerino finalista lo scorso anno a Catania. Entrambe le squadre sono validissime e potranno darci del filo da torcere”.
Dal punto di vista personale cosa vuol dire per lei essere il capitano di questa squadra?
“Siamo un gruppo di amici che si rispettano l’uno con l’altro e per me è motivo di grande orgoglio essere il loro capitano”.