Per il secondo anno di fila è tra le magnifiche otto d’Italia a livello universitario. Il Cus Sassari calcio a undici guidato da Fabio Cossu ha centrato il pass per la fase finale dei Cnu ospitati da Unimol e Cus Molise eliminando la selezione molisana guidata da Mario Cordone al termine di una doppia sfida a dir poco avvincente. A parlare di presente e futuro è il selezionatore isolano Cossu. “Prima di tutto voglio fare i complimenti al Cus Molise – interviene – squadra organizzata e ben messa in campo che ci ha reso la vita dura sia all’andata che al ritorno. Anche loro, per quanto fatto vedere, avrebbero meritato la qualificazione. Nella gara di ritorno giocata in casa nostra il Cus Molise si è portato in vantaggio poi siamo stati bravi e lucidi a riequilibrare le sorti del match e a mettere la freccia centrando la qualificazione alla fase finale. Sono state due belle partite giocate a viso aperto da entrambe. Questo è il bello del calcio. Siamo contenti di aver centrato per il secondo anno di fila la qualificazione alla fase finale dei Cnu e ci auguriamo di poter fare meglio rispetto a Catania”.
Quale potrà essere il vostro obiettivo?
“Credo molto nei miei ragazzi che hanno grande voglia di rivalsa. A Catania lo scorso anno non ci siamo espressi al meglio anche per via di alcuni aspetti caratteriali e quest’anno puntiamo ad un posto sul podio. Tutti ci stanno mettendo anima e cuore per arrivare alla fase finale nel migliore dei modi. Certamente molto dipenderà anche da quella che sarà la prima partita. Credo che il match d’esordio sia fondamentale perché in caso di vittoria si può aspirare al massimo ma in caso di sconfitta gli obiettivi cambiano. In Sicilia abbiamo incontrato subito il Cus Brescia, formazione che poi si è laureata meritatamente campione d’Italia battendo il Cus Parma, altra squadra di spessore. Alla fine ci siamo qualificati settimi e il risultato non ci ha soddisfatti. Arriviamo in Molise con il chiaro intento di fare qualcosa di buono”.
Avete cambiato qualcosa rispetto allo scorso anno?
“Questo per me è il secondo anno alla guida del Cus Sassari calcio a undici e posso dire che adesso entriamo nel vivo del lavoro e ci auguriamo di riuscire a raccogliere i frutti di quanto seminato. Credo di avere a disposizione una rosa competitiva e per questo ringrazio l’Ateneo e tutte le società che ci mettono a disposizione i giocatori per questa competizione”.
Guardando in generale alla competizione che lei ha già vissuto lo scorso anno, è un evento di grande livello. Concorda?
“Assolutamente sì. E’ una bella competizione sia dal punto di vista tecnico che di socializzazione. Si ha la possibilità di conoscere nuove persone di altre città, di visitare posti nuovi e di confrontarsi, calcisticamente parlando, con avversarie validissime”.